Negli ultimi anni, centinaia di migliaia di famiglie, bambini donne e uomini, hanno cercato di raggiungere l’Europa attraverso il deserto, il mare e le montagne, affrontando posti di blocco, hotspot, centri di accoglienza e di detenzione, saltando recinzioni, filo spinato e nascondendosi dalle telecamere.
Li chiamiamo migranti, rifugiati, clandestini. Ci rifiutiamo di aiutarli quando sono in mezzo al mare, nel momento in cui le loro barche potrebbero affondare o schiantarsi contro gli scogli. E se questo non succede creiamo nuovi confini all’interno dei nostri paesi, recinti che la nostra gente non vede perché non ne ha interesse.
Labirinti di carte, permessi, autorizzazioni, commissioni e prove documentali. Scudi di parole levati a difesa delle nostre democrazie, delle nostre tradizioni, delle nostre paure.
E se così facciamo per proteggerci dall’invasione, allo stesso modo dobbiamo spaventare la nostra gente per raccogliere il loro sostegno fomentando il loro odio.
“Basta con la feccia extracomunitaria e clandestina!” “Dovremmo aprire campi di concentramento non di accoglienza! “.
Sulla nostra vecchia e stanca Europa la luna sta calando rapidamente e solo un nuovo Big Bang potrà dar vita a una società diversa per regalarci un’alba di luce nuova.
Ideazione, registrazione e montaggio di Marco Stefanelli
Con le voci di Mohammed, Faruk, Diallo, Carmen, Adelaide, Claudia, Nichol, Lea, Jenine, Riccardo, Silvio, Simone, David, Bamba, Filifeng, Karim e Farah e registrazioni sonore da Tg1, Rai Sport, Camera dei Deputati